Laboratorio teatrale dagli 11 ai 13 anni
Condotto da Camilla Fabbrizioli
Dal 6 ottobre ogni mercoledì dalle 17:00 alle 19:00
I nostri figli non cascavano dentro i rubinetti – protestavano i nonni – ai nostri tempi cascavano soltanto dal letto e si facevano qualche bernoccolo in testa. (G. Rodari)
Sapeva che sarebbe stato sufficiente aprire gli occhi per tornare alla sbiadita realtà senza fantasia degli adulti. (L. Carroll)
Carroll e Rodari hanno entrambi affrontato il tema della crescita e dell’adolescenza nelle loro opere letterarie. Entrambi con l’umorismo dell’assurdo, della dissacrazione di luoghi comuni, del gioco di proverbi, scioglilingua ed errori divertenti ci hanno invitato a superare schemi, pregiudizi e guardare lontano. Grazie alle suggestioni visive che questi autori sono in grado di creare, quest’anno cercheremo il nostro linguaggio impossibile e paradossale e le nostre ripetitive ‘meravigliose meraviglie’ da portare in scena. Attraverso improvvisazioni, momenti di riscrittura creativa, drammatizzazioni, i ragazzi compiranno un viaggio nell’universo del non-sense, alla scoperta di personaggi mutevoli e bizzarri, dei tesori nascosti in quel paese delle ‘meravigliose meraviglie’ che è nascosto in questi ragazzi nel fiore dei loro anni.
Alcuni verbi ci saranno compagni per le tappe del percorso:
Aprire la porta, osare, cambiare il proprio punto di vista e accettare l’altro, il diverso da me o il me diverso. Trasformarsi col brucaliffo: diventare grandi. Agire come vuole il gatto del Cheshire: prendere una direzione, non stare fermi, essere attori nel senso etimologico: colui che agisce. Giocare, to play/jouer: recitare, ma senza perdere la testa con la supervisione del cappellaio e della regina. Sognare e svegliarsi, l’attività più libera che ci sia per poi raccontare il nostro sogno a tutti coloro in platea che vorranno ascoltare e se non lo capiranno, pazienza, lo sogneremo e lo racconteremo di nuovo.